Lo smaltimento dell’amianto è una attività di bonifica che va eseguita seguendo determinate procedure.
Il trattamento di questo materiale, accertato fin dalla metà del secolo scorso come pericoloso per l’uomo, deve essere affidato a ditte specializzate.
Per individuare questo tipo di aziende il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha istituito l’Albo Nazionale Gestori Ambientali, l’autorità competente a cui fanno riferimento le imprese che svolgono attività connesse al recupero di rifiuti, smaltimento amianto e bonifica amianto.
L’utilizzo dell’amianto, per la sua accertata tossicità, è vietato in molti Paesi e dal 1992 anche in Italia. Chi possiede un fabbricato o un immobile con copertura in amianto è obbligato per legge a denunciarne la presenza sul territorio e a seguire le direttive delle autorità che ne valutano gli interventi di monitoraggio, conservazione e bonifica con il fine di tutelare la salute della popolazione.
Durante la fase di rimozione e le successive attività di smaltimento amianto infatti, possono immettersi nell’aria polveri nocive per l’uomo per questo è indispensabile selezionare esclusivamente ditte abilitate allo smaltimento dell’amianto iscritte all’albo.
L’Albo Nazionale Gestori Ambientali opera sul territorio italiano con organismi di controllo regionali e garantisce la qualifica delle imprese che ne fanno parte. Per ottenere l’iscrizione le aziende devono essere in possesso di determinati requisiti tra cui l’idoneità tecnica, determinata dalla disponibilità di attrezzature e mezzi di trasporto specifici per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto e personale addetto formato per ogni classe di iscrizione.
Le ditte abilitate allo smaltimento amianto iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali operano nella categoria 10 “Bonifica dei beni contenenti amianto” che per delibera è ripartita in due sottocategorie in relazione al diverso grado di pericolosità dei vari tipi di materiali che contengono amianto e alla conseguente complessità degli interventi di bonifica. Le aziende iscritte sono inoltre obbligate a nominare un responsabile tecnico con qualifica professionale definita idonea per titolo di studio ed esperienza nel settore, rendendo l’albo uno strumento utile per la selezione e un organo di tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente.